Cultisti tutti! È quasi tempo di piantare le tende nel grande giardino mentale della pausa estiva. Prima però, ecco un bel contenuto per farvi compagnia in viaggio, mentre riposate sotto il sole, a bordo piscina, in un piccolo rifugio montano o mentre performate uno dei vostri esperimenti nel dungeon sotto casa. Si sa, ognuno si rilassa come meglio crede.
Cultisti tutti! Riunitevi con noi nel caldo abbraccio di un simbolico falò ristoratore, interrompete solo momentaneamente le vostre leggiadre giornate estive, scomparite nelle vostre tonache, calate il fido cappuccio e fate finta di avere ancora tutti gli arti sacrificabili, perché è arrivato il momento di ascoltare una nuova puntata del DBC. Lo sentite il profumo del disagio?
Cultisti! Il caldo sfiancante sarà anche giunto prepotente a tediare le nostre giornate, ma al DBC non ci facciamo cogliere impreparati! Dopo i doverosi sacrifici propiziatori a Ithaqua, per riceverne la benevolenza con relativo refrigerio per le membra, ci lanciamo a capofitto in questo nuovo episodio che definire “BOLLENTE” è poco. Ergo, non indugiate oltre: preparatevi una fresca bevanda saporita, inforcate gli occhiali da sole e dopo aver alzato al massimo il volume della vostra radio, tuffatevi con noi in questa piscina piena di pasturona!
In realtà l’apertura di questo testo è dedicata all’idea imprenditoriale del nostro Patreon Ale Fra: pagare profumatamente il Duca per performare atti di collera random e pugni sul tavolo, nei tempi e luoghi richiesti dal cliente, tipo ‘alle poste o al catasto’. Il futuro di questo podcast è chiaro: un costrutto di cartapesta, una ridicola facciata atta solamente a sorreggere l’ingombrante peso del suo membro più coccolato. Ascoltatori che ne reclamano una sempre maggiore presenza in puntata, Patreon che gaiamente ne supportano i vizi e l’ortodonzia, groupie scatenate che chiedono solo di Lui, ignorando la voce fascinosa del Cap, l’esotico portamento del Doc o la gobbetta portafortuna di Jack. C’è solo Duca, e così sia.
Dear cultists! How are you? Questa settimana niente lezioni di bizzoso idioma d’oltremanica. Abbiamo dato su quel fronte, vi abbiamo più o meno già insegnato tutto sette giorni fa. Questa settimana vi raccontiamo piuttosto di un chiusone epico, i “4 giorni di buio” avvenuti nei pressi di Bologna circa un paio di settimane fa, poi faremo una grassa panoramica su uno dei giochi più hot visti a Modena Play 2024 e infine andremo diretti a bombardare le certezze di un nostro ascoltatore dallla dubbia fama.
Dear cultists! How are you? Today, English lesson. Lesson 1. The cat is on the table. The pen is blue. The entity is on the multilinear plane of existence. The invocation is nearly completed. Lost limbs will be replaced by merciful obscurity.
Cultisti! Episodio corale un po’ matto e tutto in presa diretta (tranne la parte dove mi chiama mia madre nel mezzo dell’episodio), nel quale abbiamo voluto mescolare cose diverse, come ad esempio quando vi trovate a corto di lembi e dovete per forza completare il rituale. Cosa si fa, cosa non si fa, alla fine un po’ ci si arrangia. E alla fine il risultato è un prodotto davvero esplosivo, in grado sia di consumare che di trascinare negli abissi. Versatile. Ecco la parola giusta. Mutaforma, se dovessimo usare un termine colloquiale più comunemente usato dalla nostra utenza tipica. Comunque sia, benvenuti a un nuovo episodio del DBC.
Cultisti! Puntantone speciale dedicato a un gioco a cui abbiamo dedicato tante ore, tanta passione e indovinate un po’… tanta DEDIZIONE. Preceduto dal solito rutilante cabaret di novità, saluti, munifico, Patreon con nomi allucinanti, rituali oscuri, solito insomma, si procede quindi a una tavola rotonda e analisi rotonde e puntuali.
Cultisti! Questa settimana facciamo un giro vertiginoso, una carrellata da paura, vi prendiamo e vi rilanciamo come le clavette del clown giocoliere in equilibrio sul monociclo. Naturalmente si tratta di un clown infernale (perché non ne esistono di altre categorie tra l’altro). È chiaro: il trucco serve per mascherare le fattezze grottesche, lo sguardo spento è quello tipico della creatura di morte, il capello frizzolino nasconde il cranio deforme. Quindi ecco. Non ricordo più dove eravamo rimasti con la similitudine ma ‘sta roba dei clown ogni tanto ci penso. Ecco.
Cultisti! Quando il titolo dell’episodio dice già tutto quello che c’è da sapere, cosa resta da scrivere? Quattro righe di vuota propaganda per convincere i più scettici, forse?